Estate in Alta Badia, degustazioni a cielo aperto
In luoghi fra i più suggestivi della valle. Con una selezione dei migliori vini e distillati dell’Alto Adige
Con un sommelier che fa da guida in un percorso enologico emozionante. In compagnia di buon cibo in mezzo alla natura incantata delle Dolomiti. Questa è Vins alaleria, vini all’aria aperta, un appuntamento ormai classico dell’estate in Alta Badia che ospita al massimo otto persone. Un giovedì al mese, da giugno a settembre: prenotarsi per tempo è d’obbligo. In alto i calici!
Buono a sapersi
Perché Vins alaleria è un appuntamento di culto?
L’iniziativa ospita un massimo di otto persone, perciò è a dir poco esclusiva. E degustare i migliori vini dell’Alto Adige in mezzo alla natura dolomitica guidati da un sommelier esperto è qualcosa che rasenta la magia.
Cosa fa nel concreto il Consorzio Vini dell’Alto Adige?
Attraverso l’unione dei vignaioli altoatesini promuove l’eccellenza dei vini garantendone la qualità a partire da cinque punti essenziali: il suolo, i vigneti, il vino, le persone, il territorio.
Cosa s’intende per suolo?
Il suolo è la risorsa primaria e irrinunciabile della viticoltura. Per difenderne l’integrità e la fertilità anche negli anni futuri, i viticoltori stanno rinunciando sempre di più all’uso di concimi minerali azotati e ottimizzando la gestione dell’irrigazione.
Come lavorano i vignaioli nei vigneti?
Per le attività svolte nel vigneto e sulle viti si stanno adottando tecniche sempre più sostenibili, con particolare riguardo ai trattamenti fitosanitari e vietando l’uso di diserbanti chimici. Al tempo stesso, si attueranno tutte le misure possibili per promuovere la biodiversità tra i filari.
Come si immagina il vino nell’era dei cambiamenti climatici?
La viticoltura dovrà adeguarsi alle nuove condizioni del clima; perciò, è importante non solo agire per la salvaguardia della terra, ma anche impostare nuovi metodi di coltivazione, a partire dalla riduzione costante dell’impronta di carbonio nella produzione vitivinicola.
Perché il fattore umano è un fattore decisivo anche nel fare il vino?
In Alto Adige sono più di 5000 le aziende produttrici di vino. Se non c’è il coinvolgimento e la sensibilizzazione di tutte le persone che lavorano, comprese anche quelle che consumano, è impossibile immaginare un futuro possibile e sostenibile del vino.
Si fa un gran parlare di territorio, ma cosa si fa nel concreto?
Uno degli obiettivi del Consorzio Vini Alto Adige è realizzare un’economia circolare nel territorio, promuovendo non solo le filiere locali, ma anche il ricircolo dei materiali e delle risorse. Poiché alla fine, l’unica traccia che dovrebbe lasciare la produzione vinicola è il vino, che è il suo scopo unico e primario.
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