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Il cibo è un passe-partout universale, che in Alta Badia ha origini secolari
Una cucina povera, contadina, e nello stesso tempo ricca di valori
La storia del cibo ladino è fatta di ingredienti semplici conditi di pazienza, passione e un rispetto etico per gli elementi che ne compongono la trama. Assaggiare le prelibatezze del nostro territorio significa gustare non solo qualcosa di buono, anzi di eccellente, ma anche apprezzare le radici contadine che sono parte rilevante dell’identità dell’Alta Badia.
Il significato di essere ladini oggi
Si fa presto a parlare di legame con il territorio. Ma cosa significa davvero?
In Alta Badia questo legame si evince in due modi collegati fra loro: da un lato l’ambiente naturale, in cui il verde di boschi e prati si amalgama alle rocce dolomitiche, dall’altro la lingua, che nasce dalla commistione fra il latino e la cultura retica, che nei millenni ha saputo conservarsi e rinnovarsi.
Il ritmo della montagna nasconde sapori inestimabili
Alta Badia, una terra che nell’identità dei suoi sapori mantiene intatti i valori identitari. Nascono così piatti unici, stagionali, che alle qualità nutrizionali e a sapori antichi associano anche contenuti immateriali: il profondo amore per la natura, il sostegno delle microeconomie locali, la sostenibilità ambientale e la riduzione degli scarti.
Alta Badia, in cucina tutti insieme appassionatamente
Il cibo è uno dei modi più immediati per conoscere la storia di un luogo e delle persone che lo vivono. In Alta Badia il legame fra chi lavora in cucina, dallo chef a chi lava i piatti, è forte al punto che ovunque è possibile apprezzare il gusto ladino dell’ospitalità.