Webcam
it
  • Come arrivare
  • Uffici turistici
  • Numeri utili
  • Negozi e servizi
  • Alto Adige Guest Pass
  • Storie e racconti
Webcam
it

DoloDis, la geodiversità delle Dolomiti vista da vicino

DoloDis è il festival dedicato alle Geoscienze che si tiene dal 9 al 12 di luglio in Alta Badia. Un’occasione speciale per trovare le risposte ai mille quesiti che si pongono quando ci si trova di fronte allo spettacolo maestoso delle Dolomiti. In calendario un susseguirsi di appuntamenti giornalieri disseminati lungo la valle rivolti a un pubblico di tutte le età all’insegna della scoperta dell’incredibile geodiversità delle Dolomiti. Una grande, unica occasione per trovare risposta a tutte le domande, anche a quelle che non puoi nemmeno immaginare, che riguardano il paradiso terrestre dei Monti pallidi.

DoloDis, la settimana dolomitica in Alta Badia

La Società Geologica Italiana è stata fondata a Bologna il 29 Settembre 1881 ed è la più antica e rappresentativa associazione scientifica italiana nel campo delle geoscienze. La SGI si adopera per il progresso, la promozione e la diffusione delle conoscenze geologiche nei loro aspetti teorici e applicativi.

L'"enrosadira" è un fenomeno ottico per cui la dolomia, la roccia di cui le Dolomiti sono composte, fatta di carbonato di calcio e di magnesio, assume un colore rossastro, che passa gradatamente al viola, soprattutto all'alba e al tramonto.

Déodat Guy Silvain Tancrède Gratet de Dolomieu, nato a Dolomieu il 23 giugno 1750 e morto a Châteauneuf in Borgogna è stato un geologo francese. A lui si deve il nome dolomia, che dette alla roccia di cui sono composte le montagne delle Dolomiti.

Dalla volta delle grotte carsiche cadono continuamente gocce d'acqua ricche di calcite (carbonato di calcio) che con il passare del tempo si trasformano in concrezioni calcaree dette stalattiti, quando partono dalla volta della grotta verso il basso, e stalagmiti, quando salgono dal pavimento della grotta verso l'alto.

L’Ursus ladinicus, i cui resti fossili risalgono tra i 60 e i 30 mila anni fa. È stato scoperto da Willy Costamoling di Corvara durante un’escursione alle Conturines del 23 settembre 1987. Nel Museum Ladin Ursus ladinicus è possibile oggi ammirare questi resti fossili e scoprire di più sulle origini e sull’evoluzione delle Dolomiti.

Anche le più basilari informazioni sull’evoluzione di un territorio vasto e importante come quello delle Dolomiti sono importanti, sia per avere un approccio più consapevole e meno superficiale di ciò che si sta ammirando, sia perché è dalla conoscenza che nasce il rispetto di ciò che ci sta intorno.

Loading