Sié y restelé – Fare il fieno

Luglio è il mese in cui si falcia e si immagazzina il fieno. Mentre oggi lo si fa anche con l'ausilio di mezzi meccanici, un tempo il lavoro era assai duro. La giornata iniziava alle prime luci dell’alba e terminava dopo il tramonto.

I primi giorni di luglio si faceva il fieno dei prati vicino a casa, poi, verso fine mese ci si spostava sui prati d’alta montagna. Quando era tempo di alpeggio saliva all’alpe tutta la famiglia, bambini compresi.

Il primo giorno sui prati alti ci si procurava del fieno secco che veniva steso nella piccola baita per creare un giaciglio sul quale riposare. Prima di partire, la padrona di casa preparava qualche vestito di ricambio e il cibo sufficiente per tutta la settimana. A mezzogiorno si banchettava sui prati, il cibo veniva scaldato nella cialdira - padella con treppiede. Si mangiava seduti tutti in cerchio. Le pietanze erano semplici ma nutrienti come la jüfa smalzada - farinata di latte condita con burro fuso, oppure les bales - i canederli.